21 novembre - Presentazione della Vergine Maria al Tempio

Come l’umanità è stata preparata all’incarnazione

L’incarnazione non sarebbe stata possibile se la natura umana concreta che il Verbo avrebbe dovuto assumere non fosse già stata purificata: «Aveva bisogno per necessità di una vergine perfetta e immacolata.» (Omelia 52,6) (1)

Maria è il punto di arrivo di un processo di purificazione attraverso tutta la storia e tutte le generazioni. Tutto è preparato in vista di Maria: «Tutta la Scrittura divinamente ispirata è scritta avendo come scopo la Vergine Madre di Dio.» (Omelia 53,8)

Maria stessa ha il suo cammino di ultima preparazione di cui san Gregorio Palamas, frate del Monte Athos e, in seguito, arcivescovo di Tessalonica, fa una descrizione partendo dalla propria esperienza monastica:

«Maria scelse di vivere lontana dagli sguardi, passando il suo tempo nel santuario, dove si liberò di ogni legame terreno; […] così facendo, riunì nello spirito tutto il suo essere, attraverso l’attenzione e la costante preghiera divina. Concentrandosi sulla sua interiorità, si innalzò al di sopra della diversità delle forme che rappresentano i ragionamenti. […] Ebbe l’intuizione di un nuovo cammino verso il Cielo che potremmo chiamare silenzio dello spirito.

Unendo il suo spirito a questo silenzio, si innalzò al di sopra di tutte le creature e vide la gloria di Dio meglio di Mosè, osservò la grazia divina che non può essere perfettamente compresa con i sensi, ma è uno spettacolo sacro, riservato solamente alle anime pure e agli angeli: e visto che ha realizzato tutto questo, divenne […] l’acqua della vita vera, l’alba del giorno mistico e il carro di fuoco del Verbo.» (Omelia 53,59).

E nell’omelia 53,12, san Gregorio Palamas si meraviglia: «Ciò che Cristo è per natura, la Vergine lo è per grazia.» 

 

(1) Tutte le citazioni sono tratte dalle omelie di san Gregorio Palamas (1296-1359)

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