Guardando la Santa Vergine, non ho fatto che un salto vicino a Lei

«Ho sentito come un rumore, come il fruscio di una veste di seta, che veniva dal lato della tribuna, vicino al quadro di San Giuseppe, che veniva a posarsi sugli scalini dell’altare, accanto al Vangelo, in una poltrona simile a quella di Sant’Anna. Però, non era Sant’Anna che stava nella poltrona, ma la Santa Vergine solamente. Non era la stessa immagine di Sant’Anna... Io dubitavo che fosse la Santa Vergine. Comunque, il fanciullo che era là mi disse : “Ecco la Santa Vergine”.

Allora, guardando la Santa Vergine, non ho fatto che un salto vicino a Lei, gettandomi in ginocchio sui gradini dell’altare, con le mani appoggiate sulle ginocchia della Santa Vergine. Un lunghissimo momento, il più dolce di tutta la mia vita. Mi sarebbe impossibile esprimere quello che ho provato. Mi ha istruito su come rapportarmi con il mio direttore spirituale e molte altre cose che non devo dire, il modo di comportarmi nei miei tormenti…

Le ho domandato cosa significassero tutte le cose che avevo visto e la Vergine mi ha spiegato tutto:

“Figlia mia, il Buon Dio vuole incaricarti di una missione. […] Sarai tormentata fino a che lo dirai a colui che è incaricato di condurti. Sarai contraddetta, ma otterrai la grazia. Non temere. Di' tutto con fiducia e semplicità. Abbi fiducia. Non temere. Vedrai certe cose, rendi conto di ciò che vedrai e ascolterai a che è incaricato della tua anima. Sarai ispirata nelle tue orazioni: rendine conto. I tempi saranno tristissimi; sciagure si abbatteranno sulla Francia; il trono sarà rovesciato; il mondo intero sarà sconvolto da disgrazie di ogni specie.”

La Santa Vergine appariva profondamente afflitta pronunciando tali parole.»

Suor Caterina Labouré, religiosa di Saint-Vincent-de-Paul, a Parigi, Francia

Estratti della sua testimonianza sulle apparizioni di Maria a Rue du Bac, affidata al suo direttore spirituale, a Parigi, nel 1830