Secondo la tradizione, la Vergine Maria è ritornata ogni giorno sui luoghi della Passione, della morte e della Risurrezione di Gesù dopo la sua Ascensione, in un certo modo istituendo così la Via Crucis, tradizione adottata in seguito dalla Chiesa.
Di conseguenza, pregare sulle tappe della Via Crucis è un modo per entrare in comunione con i dolori della Vergine. Ma esiste una devozione che le è consacrata in modo particolare: la Via Matris Dolorosae, o più semplicemente Via Matris (in latino “cammino della madre”), una tradizione che risale al XVI secolo e che ha per vocazione la “meditazione dei dolori della Vergine”, intimamente associata alla Passione di suo Figlio.
La devozione popolare ha posto l’accento su sette dolori specifici della vita della Vergine, intorno ai quali si articola la Via Matris: 1. Maria accoglie nella fede la profezia di Simeone; 2. Il massacro a Betlemme e la fuga in Egitto; 3. La sparizione di Gesù a dodici anni; 4. Maria vede suo Figlio sotto il peso della croce; 5. Maria è ai piedi della Croce; 6. Maria accoglie nel suo grembo il corpo senza vita di suo Figlio; 7. Maria al sepolcro di Gesù.
Le tappe della Via Matris costituiscono un cammino di fede e di dolore sul quale la Vergine ha preceduto la Chiesa che la Chiesa è chiamata a percorrere fino alla fine dei tempi. Le Maestre Pie dell’Addolorata, congregazione fondata in Italia e profondamente radicata anche negli Stati Uniti, pregano il cammino della Via Matris il primo sabato di ogni mese.
Tradotto dal francese. Fonte: Aleteia