13 gennaio – Il Concilio di Trento dichiara che Maria è libera dal peccato per mezzo di una grazia speciale (1547) – Sant’Ilario

Libera da ogni peccato per dono di Dio

È chiaro che non è Maria stessa a essersi esentata dal peccato originale, ma che si tratta di un dono di Dio. «Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente» dice Maria nel cantico del Magnificat (Lc 1,49). E cosa sarebbe impossibile fare a Dio per Maria che non avesse già fatto per Eva? Poiché prima del peccato originale, Eva era senza peccato originale! Siamo forse noi a dover dire a Dio ciò che deve o non deve fare?

Questo dono eccezionale di Dio alla Vergine Maria è ripreso più volte nelle Scritture. Inizialmente è l’Arcangelo Gabriele che, rivolgendosi a Maria, le dice: «Rallegrati» (la saluta utilizzando la formula del greco antico chaîre, che si può tradurre con “Rallegratio con “Ave”). Successivamente, Gabriele dice «Kékaritoméné», di nuovo un’espressione greca, che significa “piena di grazia”. Che cosa vuol dire tutto questo? Nell’intera Bibbia non c’è nessun altro caso in cui un angelo di Dio saluta un uomo o una donna in questo modo. Dovremmo quindi dedurre che l’Angelo stia solamente dicendo a Maria che è stata “molto fortunata”? Chiaramente no.

La grazia eccezionale donata da Dio a Maria è la capacità di proferire un “sì” in maniera totalmente libera!

(Tratto da un dialogo su Maria e i Protestanti)

Tradotto dal francese.

Fonte: La santità perfetta di Maria

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