Bartolo Longo si unì a 23 anni alla chiesa satanica di Napoli, dove votò la sua anima al diavolo, abbandonando la fede cattolica. Tuttavia, nel 1980, il santo papa Giovanni Paolo II lo beatificò davanti a 30.000 fedeli, chiamandolo “apostolo del Rosario” e “uomo di Maria”!
Qual è stato il suo percorso? Nacque nel 1841 in una famiglia agiata dell’Italia meridionale; fin dalla giovane età manifestò un temperamento ribelle e perse la fede dopo la morte di sua madre, nel 1851. Durante gli studi, iniziati nel 1861, subì l’influenza e il fascino delle idee liberali del generale Garibaldi, che reclamava l’abolizione del papato, e aderì allo spiritismo. Diventato satanista, iniziò a praticare delle orge rituali.
Ma attanagliato da depressione, da estrema ansia, da follia e deliri e in preda al panico, si rivolse a un domenicano, padre Alberto Radente, che lo aiutò a ritrovare la fede e a scoprire il Rosario, di cui divenne un fedele fervente. Si unì al Terzo Ordine domenicano con il nome di Rosario e dietro raccomandazione di papa Leone XIII sposò la contessa Mariana De Fusco, con la quale creò una confraternita del Rosario.
Nel 1876 una religiosa gli regalò una raffigurazione della Beata Vergine del Rosario, che fece installare nella sua chiesa nel 1883: cominciarono ad accadere dei miracoli. I pellegrini iniziarono ad affluire verso quello che diventò poi il santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei.
Addison Nugent
Tratto da un articolo pubblicato da Daily Dose, il 25 gennaio 2018