Affinché fosse ben chiaro che il Rosario ci conduce alla figura di Gesù, papa Giovanni Paolo II aggiunse i “misteri luminosi” ai tre cicli tradizionali: misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi. I misteri luminosi vanno dal Battesimo all’Istituzione dell’Eucaristia, passando per Cana, per la predicazione del Regno e la Trasfigurazione. (…)
Nel 1569, uno dei predecessori di Giovanni Paolo II, papa Pio V, aveva solennemente incoraggiato sia la recita del Rosario sia le confraternite devote a questa preghiera. A Roma, la prima domenica di ogni mese, le confraternite del Rosario si riunivano e organizzavano delle processioni.
Domenica 7 ottobre 1571 c’era un motivo specifico: pregare affinché la minaccia turca, che pesava sul mondo cristiano, fosse respinta. Proprio quel giorno la flotta turca fu sconfitta vicino a Lepanto. La preghiera e la vittoria furono associate e venne istituita una festa liturgica che fu estesa al calendario universale nel 1716.
Tutti i Papi, cominciando da Pio V, hanno raccomandato la recita del Rosario. Papa Benedetto XVI diceva: “Il Rosario è una preghiera contemplativa accessibile a tutti”.
Mons. Jacques Perrier
Vescovo emerito di Lourdes
7 ottobre 2013 Zenit.org