29 novembre – Belgio, Beauraing: Vergine dal Cuore d’oro (1932)

Perché ha guardato l’umiltà della sua serva

In verità, in verità, il Salvatore del mondo ha posto la dolcezza e l’umiltà alla base delle virtù. Astinenza, digiuno, austerità, povertà interiore o esteriore, opere buone, miracoli: tutto è privo di valore senza l’umiltà del cuore. Tuttavia, tutte queste cose riprendono vita e saranno benedette se c’è l’umiltà a sostenerle.

L’umiltà del cuore è la forza generatrice delle virtù, lo stelo e i rami non hanno origine se non dalla radice. Poiché il suo prezzo è infinito, poiché è l’umiltà il fondamento su cui si edifica ogni perfezione spirituale, il Signore ha voluto affidare a lui solo l’amorevole compito di dirci: «Siate umili.»

E la Vergine Maria, poiché l’umiltà è la guardiana universale, come se lei stessa avesse dimenticato tutte le altre virtù della sua anima e del suo corpo, non ha ammirato altro in sé, non ha dato che questa sola ragione affinché avvenisse l’incarnazione del Figlio di Dio nel suo grembo: «Perché ha guardato l’umiltà della sua serva.»

È per questo e non per altro che si è levato il grido delle generazioni che l’hanno proclamata Beata. 

Sant’Angela da Foligno (+ 04.01.1309)

Tratto da Il libro delle mirabili visioni e consolazioni

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