La purissima Vergine (…) fece conoscere al suo sposo il voto di castità perpetua che aveva fatto, supplicandolo di aiutarla a compierlo ; san Giuseppe scoprì ciò che aveva fatto all’età di dodici anni. Il cuore dei due casti sposi si colmò di consolazione nel vedere l’opera del Signore nella conformità dei loro sentimenti ; rinnovarono il loro voto e promisero di aiutarsi nel perfezionarlo.
Dopo queste promesse, divisero l’eredità che san Gioacchino e sant’Anna avevano lasciato loro, ne offrirono una parte al tempio, l’altra fu riservata per i poveri ; la terza parte la tennero per i loro bisogni. San Giuseppe aveva appreso in gioventù il mestiere del falegname come lavoro onesto, allo scopo di guadagnarsi la vita e domandò alla santa Vergine sua sposa se acconsentiva che esercitasse questo mestiere. Maria acconsentì, avvisando che il Signore voleva che fossero poveri e che aiutassero i poveri. Gli chiese, anche, il permesso di distribuire delle elemosine e il suo santo sposo glielo concesse volentieri.
Il matrimonio santo fu celebrato l’8 settembre : Maria aveva compiuto quattordici anni e san Giuseppe trentatre.
Venerabile Maria d’Agreda
Tratto dalla Vie Divine de la Très Sainte Vierge Marie (Vita divina della Santissima Vergine Maria)