Venerdì 13 ottobre, giorno del 100° anniversario dell’ultima apparizione di Fatima, l’Afghanistan è stato consacrato al Cuore Immacolato di Maria; la cerimonia si è tenuta a Kabul, officiata da padre Giovanni Scalese, superiore della Missione cattolica fondata in Afghanistan nel 2002.
Nel Paese esiste una sola chiesa cattolica, ossia la cappella dell’ambasciata d’Italia, ed è lì che ha avuto luogo la consacrazione dell’Afghanistan “cuore dell’Asia martire” al Cuore Immacolato di Maria, subito dopo il Rosario e la messa. Hanno preso parte alla cerimonia il cappellano cattolico della base NATO (un domenicano della Repubblica Ceca) e alcuni militari, il primo consigliere dell’ambasciata d’Italia, le suore della missione e dei fedeli provenienti da altre ambasciate e istituzioni internazionali. Il fatto che il Paese sia totalmente musulmano non è un problema. Come recitato durante l’atto di consacrazione: «Gli Afghani non appartengono al nostro gregge, ma sono nostri fratelli e figli Tuoi; anche loro sono stati redenti dal sangue del tuo Figlio. (…) La consacrazione al Cuore Immacolato ci aiuta a vivere il nostro tempo in maniera più consapevole e nella totale disponibilità alla volontà di Dio.»