Ai tempi della Vergine, l’aspettativa dei romani poteva venire anche dal grande oracolo narrato da Virgilio nell’ecloga IV delle sue Bucoliche:
«È giunta ormai l’ultima età dell’oracolo cumano e ricomincia il gran ciclo dei secoli. Torna la Vergine, tornano i regni di Saturno; e una nuova progenie scende dall’alto del cielo. E con il bambino che nascerà sotto il regno dell’imperatore Augusto avrà fine per la prima volta la stirpe del ferro e quella d’oro sorgerà nel mondo intero.»
La Vergine Maria nella quale è sceso il Figlio di Dio di certo non conosceva quest’oracolo, ma Gesù che è nato proprio sotto il regno dell’imperatore Augusto ha effettivamente trasformato il ferro dell’oppressione nell’amore, di cui l’oro è simbolo.
Vittorio Messori
Tratto da Ipotesi su Gesù, Torino, SEI, 1976