Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, ha concluso la sua visita nella Repubblica del Congo con l’atto di consacrazione del Paese alla Vergine Maria, alla fine della messa celebrata sabato 4 febbraio scorso nella basilica nazionale Sant’Anna, a Brazzaville.
Il cardinale ha celebrato la messa alla presenza di circa tremila fedeli, del presidente congolese Denis Sassou N’Guesso, oltre a numerosi rappresentanti delle autorità politiche, militari e diplomatiche. Nella sua omelia il cardinale ha esortato a “vivere nella pace e nel dialogo, a coltivare la tenerezza di Dio, la sua compassione e non il risentimento e l’odio, la condivisione e non l’egoismo, l’unità e non la divisione o il tribalismo”.
Durante questa visita dal 1 al 4 febbraio, in occasione del 40° anniversario dell’inizio delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica del Congo, il cardinale Parolin ha anche visitato il centro gestito dalle suore Minime, che accoglie 70 persone povere e di età avanzata. Ha ricordato le parole del Papa a proposito degli anziani, che sono come le radici di un albero: se si escludono dalla società, l’albero muore.