29 agosto – Francia, Laus: fine delle apparizioni pubbliche a Laus nel 1664, riconosciute nel 1665

Ai piedi della Vergine di Penhors

Mia nonna, che era di Bigoudin (Bretagna, Francia) e che fu testimone orale di questa storia, me l’ha raccontata migliaia di volta. È una storia semplice ed eloquente.

Poco oltre la spiaggia di Penhors (Finistère, Francia) è collocata una statua in granito della Vergine, che guarda il mare e stende la sua benedizione sulle onde. Da secoli ormai, nella cappella a pochi passi dalla statua si ripete ogni anno a settembre una cerimonia di perdono: da secoli gli abitanti di Bigoudin invocano il perdono e rendono omaggio alla Vergine.

Durante la Prima Guerra Mondiale la Bretagna subì un’invasione. Un distaccamento della Wehrmacht decise un giorno di tagliare la testa della statua e di gettarla lontano, in mare. Il giorno successivo – stupore! – il mare aveva portato la testa sulla sabbia, proprio davanti alla Vergine.

Credendo si trattasse di una bravata di qualcuno del posto, i tedeschi presero la testa e andarono a gettarla di nuovo nel mare, stavolta più lontano. La mattina seguente il mare aveva riportato la testa nello stesso punto. Accecati dalla rabbia, ripartirono in mare e la gettarono ancora una volta, certi che stavolta la testa non sarebbe tornata. Ma, all’alba, era nuovamente lì, nello stesso punto.

I tedeschi ebbero così tanta paura che ripararono immediatamente la statua. Da allora, non si è più mossa; è ancora visibile alla base della testa una piccola fessura, molto leggera.

Caroline HARDOUIN

Per Marie de Nazareth

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