Un tempo c’era un ladrone di grande destrezza e reputazione. Il ladrone venerava la Madre di Dio con una sicurezza talmente spropositata che ogni volta che si preparava per una spedizione restava prima in guardia, poi partiva liberamente.
Bisogna dire che, se dopo un colpo fruttuoso gli capitava di incontrare un pover’uomo o una sfortunata, in nome dell’amore per la Santa Vergine si precipitava in loro aiuto, spogliandosi di una parte dei beni appena defraudati.
Alla fine fu colto sul fatto e condannato alla forca! Immaginiamo che in quell’ora suprema abbia di certo rivolto le sue preghiere a Colei che amava tanto. E Nostra Signora, che non abbandona mai i suoi figli, gli diede ascolto. Con le sue mani bianche sotto i piedi del miserabile, Maria sostenne il ladrone, in modo che non sentisse né dolore né pena.
Il terzo giorno, quelli che lo avevano impiccato si recarono nello stesso luogo dell’impiccagione e non credevano ai loro occhi: all’estremità della corda c’era il ladrone, vivo e in buona salute, che si rivolse a loro dicendo “È la Signora santa Maria che mi solleva da sotto i piedi, mentre tiene una mano sulla mia gola”. Lo tirarono giù dalla forca immediatamente e lo stesso giorno si fece monaco e si votò alla Beata Vergine!
Gautier de Coincy
I Miracoli della Vergine, Einaudi, Torino, 1999